Origine dell’esigenza dell’ora legale

Pubblicato da Fabio il

L’ uomo da quando si è iniziata a scrivere la storia, ha avuto la necessità di scandire il tempo.
Il susseguirsi delle stagioni e dei processi agricoli hanno caratterizzato il tempo delle civiltà antiche, l’arco della giornata veniva interpretata dal momento in cui sorgeva il sole fino al suo tramonto.

Ecco una sintesi di come si è arrivati alla nostra misurazione delle ore attuale e arrivare poi alla decisione di spostare le lancette periodicamente.

Quando gli orologi non erano conosciuti.

La prima documentazione di orologi usati, risale a 3000 a.c. in Cina. Un semplice paletto conficcato nel terreno, la Meridiana.

Meridiana al centro di Alatri (FR)

Il primo concentratore di culture, civiltà e abitudini, capostipite di molti ordinamenti usati attualmente, è stato l’Impero Romano, in quel tempo veniva usata la cosiddetta ora Prima.
L’ ora Prima era sempre quella che seguiva il sorgere del sole, indipendentemente dall’istante in cui questo evento astronomico si verificasse.

Ciclo delle ore nel Medioevo.

La suddivisione delle ore come viene usata oggi non è stata sempre così, nel medioevo il giorno veniva diviso in quattro fasi.
La cosiddetta ora romana o ora Italica.
Usata fino alla fine del 1700, erano quindi necessari quattro giri completi della lancetta per arrivare a segnare le 24 ore. Cicli legati strettamente alle fasi di lavoro dell’agricoltura.

Orologio di 6 ore Collepardo (FR)

Perché cambiare l’ora? Dove nasce questa esigenza?

L’ era industriale, ha determinato l’esigenza, questa sicuramente è la risposta più giusta.

Soprattutto nell’era moderna dove il consumo di energia fossile è aumentato esponenzialmente, spostare le lancette dell’orologio fa risparmiare. Dai dati raccolti nel 2019 l’Italia ha risparmiato complessivamente 505 milioni di chilowattora. Si tratterebbe di un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate.

Uso attuale

Le invasioni Napoleoniche, ecco un’altro concentratore di usanze, in concomitanza della prima rivoluzione industriale, diffonde in tutta Europa questa nuova suddivisione, in cui alla mezzanotte inizia il nuovo giorno, suddiviso da due fasce di dodici ore.

La prima proposta

Ecco quindi che parte dalla Francia la prima proposta politica per l’ora Legale, per risparmiare l’uso e il consumo delle candele. Successivamente nel 900 divenne priorità per il risparmio energetico.

Una proposta ideata da Benjamin Franklin abbasciatore americano, ma non ebbe seguito per la stravaganza dell’applicazione. Per convincere la popolazione ad alzarsi prima, si doveva sparare un colpo di cannone a ogni strada. Il carattere satirico e burla fa sorridere, ma poi fa pensare che poi un secolo dopo è stato attuato.

Foto archivio

Applicazione

L’ora Legale fu adottata la prima volta nel 1916 in Inghilterra, in Europa e Italia nel 1966, diventando una costate fino ai giorni nostri.
Inizialmente durava solo quattro mesi.
Lo scopo è sfruttare l’ora in più di luce della mattina.

Pro e contro

Il risparmio energetico sono i vantaggi , invece nelle abitudini umane vengono lamentati, da studi scientifici anche confermati, disagi e problemi di adattamento. Come disturbi del sonno, inappetenza, stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità e sbalzi d’umore.

Nuova regolamentazione

Da una richiesta sostenuta dai paesi nordici, la comunità Europea dal 2021 ha stabilito la libertà a ogni paese di usare o meno l’ora legale. L’Italia ha deciso di lasciare le cose invariate, quindi periodicamente si passerà di un ora avanti o di un ora indietro, come dal 1966 ad oggi. .


Fabio

Sono appassionato della montagna per la sua attrazione di Spazio e Libertà. Tanto da diventare una Guida per far provare anche a voi questa sensazione. Guida Ambientali Escursionistiche iscritte al Registro Nazionale AIGAE Numero Inscritto LA532 Associazione Italiana Guide Ambientali, operanti nel settore in base alla Legge 14 gennaio 2013, n°4

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